Non ci sono molti borghi nel territorio bolognese in cui si ha davvero l’impressione di essere tornati indietro nel tempo come per il borgo “La Scola”.
Scola ha una storia millenaria che affonda le radici nel VI secolo d.c. quando il territorio era sotto il controllo dei Longobardi, proprio al confine con l’Esarcato di Ravenna. Di quell’epoca storica ci resta il toponimo skulk che significa posto di guardia e di vedetta, da cui poi Scola.
La finalità difensiva ha connotato non solo il periodo longobardo ma anche in parte il periodo medievale, sino a che non si raggiunse una pace con i pistoiesi che minacciavano i confini del Comune di Bologna, d’altronde l’agglomerato è posto sul crinale.
La storia del borgo è strettamente connessa alla Famiglia Parisi che venne da Prato intorno alla prima metà del 1300 ed è sempre rimasta a vivere a Scola, sino alla metà del secolo scorso, quando – con Irene Parisi – il ramo si è estinto.
Il Borgo si presenta intatto e i monumenti che si possono ammirare hanno una datazione compresa tra la fine del 1300 e la metà del 1600. Il Borgo dal 1974 è sottoposto a vincolo urbanistico e dal 1976 anche a vincolo architettonico.
Scola presenta anche peculiarità naturalistiche dovute al microclima che è più favorevole rispetto alle zone circostanti e che permette quindi il proliferare di piante non autoctone, tutte da scoprire a partire dal monumento vivente di Scola, l’antico cipresso di 700 anni.
– Un tuffo nel Medioevo
Appena giunti nel borgo La Scola si ha l’impressione di essersi tuffati nel Medioevo.
La maggior parte degli edifici risalgono al 1400-1500 e rappresentano eccezionali esempi dell’architettura medievale appenninica ad opera dei Maestri Comacini.
Costoro, provenienti da Milano e da Como, dove erano riuniti in cooperazioni e tenevano una scuola di arte muraria, contribuirono a diffondere l’architettura lombarda in vasti territori.
– Uno dei borghi più caratteristici del territorio grizzanese
Il bellissimo borgo, tra i più caratteristici del territorio grizzanese, è pervenuto a noi pressoché integro ed è stato riconosciuto come centro storico. Nell’Estimo del 1235 si cita una sola casa denominata “Sculcula”, che sta ad indicare la sede di un piccolo distaccamento militare. “Sculca” è anche un termine di origine romana che indica un posto di vedetta o di guardia in un luogo elevato.
– Un borgo nato come quartiere militare
Il borgo fortificato è nato infatti come quartiere militare e luogo di resistenza e difesa del centro monastico di Montovolo, di grande importanza economica e commerciale oltre che religiosa.
Nell’area di Montovolo, situata vicino al confine con i Longobardi, sono avvenute le leggendarie lotte tra guerrieri Franchi – detti Paladini – e Longobardi invasori.
Il borgo fortificato aveva quindi un ruolo strategico e la funzione militare da esso sostenuta giustifica il nome e la sua composizione urbanistica, con edifici e torri addossate e reciprocamente integrate nel sistema difensivo che la natura orografica del luogo, quasi uno sperone a mezza costa, contribuiva a rendere più impermeabile alle offese nemiche.
– Un cipresso con oltre 7 secoli di vita
Il borgo è caratterizzato da una decina di torri incorporate o adiacenti agli edifici principali, tutti equiparabili a case-forti, che formano sette aggregati o “insulae urbane” di dimensioni rispettabili.
Tre corpi edificati centrali godono di una serie di collegamenti fra di loro, specie ai piani superiori (“corridoi pensili”) che danno possibilità di arroccamenti interni molto utili in caso di assedio e di sortite eventuali.
Risulta magnifico il gioco di volumi accentuato dall’elevazione delle torri e dal compenetrarsi dei corpi di fabbrica a più livelli ed è armonico il rapporto con il paesaggio circostante.
Notevole il maestoso cipresso della Scola che con la sua altezza di 25 m e un’età stimata di oltre 700 anni rappresenta un vero e proprio monumento della natura.
I volontari dell’Associazione saranno lieti di offrirvi informazioni sul territorio e di farvi conoscere aneddoti, storie e caratteristiche del borgo. Chiedete ai volontari presenti nella sede di Via Vimginano 15 (in piazzetta) nei fine settimana – info
Punto di riferimento storico a Vimignano-la Scola
Via Vimignano Chiesa 14
Grizzana Morandi – Distanza da Bologna < 70 km
Borgo la Scola
Grizzana Morandi (Bologna)
Emilia Romagna – Italia
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