All’interno del bosco, sarete catapultati in un mondo fantastico, popolato di animali mitologici e giganteschi mostri di pietra che da oltre 500 anni incutono timore, sorpresa e meraviglia in ogni visitatore che lo attraversi
Il Sacro Bosco di Bomarzo, meglio conosciuto come Parco dei Mostri: un autentico tesoro nascosto tutto da scoprire.
Il visitatore viene condotto attraverso un percorso fatto di grandi statue, edifici surreali, iscrizioni ed indovinelli che lo sorprendono e lo disorientano continuamente.
Un regno di sogno, in cui stimolare l’intelligenza e la cultura del visitatore, grazie ad un continuo gioco di richiami mitologici ed enigmi, tra statue di sirene, mostri marini, tartarughe giganti, satiri, sfingi, draghi, maschere, falsi sepolcri e giochi illusionistici.
Al di là di quelle che fossero le reali intenzioni del Principe Orsini, certo è che l’intero complesso è una grande celebrazione d’amore rivolta alla moglie Giulia Farnese. A lei, infatti, è dedicato il Tempietto, che si incontra su una piccola altura circondato da un ampio spiazzo verde dove potete anche fermarvi per una pausa pic-nic.
Il Parco dei Mostri, denominato anche Sacro Bosco o Villa delle Meraviglie di Bomarzo, è un complesso monumentale italiano. Si tratta di un parco naturale ornato da numerose sculture in peperino risalenti al XVI secolo e ritraenti animali mitologici, divinità e mostri.
Si tratta di un giardino popolato da 37 strane sculture fontane, edifici pendenti ed obelischi, unici nel loro genere, che lasciano il visitatore in uno stato confusionale.
Un parco pieno di statue mostruose che, si dice, sia nato per superare la perdita di Giulia Farnese, amata moglie del principe Pier Federico Orsini che ne commissionò il parco in sua memoria. Infatti troverete una scritta: “nato per sfogare il core“.
Oltre ai Mostri e agli elementi architettonici principali elencati e descritti di seguito, ve ne sono molti altri più piccoli, spesso maggiormente degradati dal tempo e perciò anche meno identificabili
Degne di nota, la Casa Pendente, entrarci crea un effetto illusionistico, e ovviamente l’Orco, mostro simbolo del parco, con classica foto di obbligo
L’Orco
La figura più celebre simbolo del Parco, un grande faccione di pietra con la bocca spalancata, sulle cui labbra si legge la scritta OGNI PENSIERO VOLA. La forma interna dell’ambiente fa sì che le voci e i suoni rimbalzino sulle pareti creando una eco dall’effetto spaventoso.
La Casa Pendente
Una delle maggiori attrattive del Parco, è un piccolo edificio costruito su un masso inclinato e perciò volutamente pendente; la particolarità è che gli interni hanno una pendenza irregolare (il pavimento non è a 90° rispetto ai muri), causando smarrimento e perdita dell’equilibrio in chi vi entra.
Il Tempio
Leggermente isolato rispetto al percorso principale del Parco si trova una singolare costruzione, un piccolo tempio che ha la particolarità di essere stata modellata sulla base di quella di Santa Maria del Fiore a Firenze. L’interno è in realtà costituito da una piccolissima aula circolare, nella quale la famiglia Bettini, che ha restaurato il complesso, ha posto una lapide alla memoria di Tina Severi Bettini e di Giancarlo Bettini.
Il Drago
Piazzale dei vasi, Nettuno e la Ninfa dormiente
Echidna una colossale donna con due code di serpente al posto delle gambe
Le Sfingi
Le due creature sono simbolicamente a guardia del parco, e accolgono il visitatore con iscrizioni di benvenuto in endecasillabi, leggibili su ciascun basamento.
Ercole e Caco o la gigantomachia
Proteo (o Glauco)
Un immenso mascherone antropomorfo con la bocca spalancata, che sembra emergere direttamente dalle viscere della Terra, sormontato da un grande globo di pietra, sulla cui cima è posta una piccola torre
L’Elefante, Fontana di Pegaso
Il gruppo della Tartaruga e della Balena
Albero-statua
Il Mausoleo, un grande masso apparentemente informe
la Furia una donna con coda e ali di drago
Cerere, Dea delle messi e madre di Proserpina, è attorno figure di creature boschive.
Cerbero il cane dotato di tre teste a guardia dell’Oltretomba
La Panca etrusca
L’ariete
Proserpina la regina dell’Ade
Ninfeo e Venere sulla conchiglia
Il Vaso gigante
Il Teatro piccola riproduzione di un’esedra del palcoscenico.
Il Piazzale delle pigne
Area Giochi Bambini
Prima di entrare nell’area con le sculture è possibile usufruire di un area giochi bambini
Area Pic-Nic
Attrezzata con tavoli, panche e barbecue in una zona ombreggiata, l’area è fruibile da parte di tutti i visitatori del Parco. Prenotazione necessaria solo per i gruppi.
Box Gratuiti per cani
Il Parco è un museo a cielo aperto dove i cani non possono accedere.
I proprietari che lo desiderano potranno usufruire dei box ampi e confortevoli posti all’ingresso richiedendo lucchetto e ciotola per l’acqua in biglietteria. Servizio gratuito e non prenotabile.
All’ingresso viene fornita una mappa con le singole tappe che indicano le sculture.
Sacro Bosco (Parco dei Mostri)
Località Giardino
01020 Bomarzo (Viterbo)