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Milano – Pinacoteca Ambrosiana scrigno di una vasta e preziosa collezione d’Arte

Universalmente riconosciuta come una delle collezioni d’arte più prestigiose al mondo, la Pinacoteca Ambrosiana è un Museo che si trova all’interno del Palazzo dell’Ambrosiana.

Annovera capolavori di Leonardo da Vinci, Botticelli, Raffaello, Bramantino, Luini, Tiziano, Daniele Crespi, Andrea Appiani, Francesco Hayez e la celeberrima Canestra di Caravaggio.

Un’occasione unica per ammirare Il cartone della Scuola di Atene di Raffaello, tornato a splendere dopo un restauro durato quasi cinque anni, che mostra al grande pubblico la qualità e la grandezza artistica dell’unico cartone rinascimentale sopravvissuto fino ai giorni nostri nella sua interezza.

Dispone di 24 sale che seguono un percorso cronologico che inizia con la raccolta del cardinale Federico fino all’inizio del XX secolo.

Si possono ammirare alcuni dei più straordinari capolavori di tutti i tempi, come il Musico di Leonardo, la Canestra di frutta di Caravaggio, il Cartone preparatorio per la Scuola di Atene di Raffaello, l’Adorazione dei Magi di Tiziano, la Madonna del Padiglione di Botticelli e gli splendidi Vasi di fiori di Jan Brueghel.

All’interno ci sono più di 1.500 opere in legno, su tela e rame.

La collezione comprende 248 disegni di vari maestri tra cui Raffaello, del quale è conservato il grande affresco della Scuola di Atene, la più grande immagine esistente del Rina

Oltre a opere di epoca rinascimentale, il museo annovera tra le sue collezioni importanti autori del Seicento lombardo (Morazzone, Giulio Cesare Procaccini, Daniele Crespi e Carlo Francesco Nuvolone), del Settecento (Giandomenico Tiepolo, Fra Galgario, Francesco Londonio), e un notevole nucleo di autori ottocenteschi e del primo Novecento (Andrea Appiani, Francesco Hayez, Mosè Bianchi, Emilio Longoni…).

Passeggiando tra una sala e l’altra si possono scoprire anche delle vere e proprie curiosità, come i Guanti indossati da Napoleone a Waterloo, gli Astrolabi e le Sfere armillari della collezione Settala, o la Teca contenente una Ciocca di capelli di Lucrezia Borgia, davanti alla quale vennero a ispirarsi illustri poeti come Gabriele D’Annunzio e Lord Byron.

CRIPTA DI SAN SEPOLCRO
Luogo di profonda sacralità, la cripta venne scelta da san Carlo Borromeo come personale luogo di preghiera, dove si recava ogni mercoledì e venerdì pomeriggio. Non era infrequente vederlo passare intere notti in quella che lui stesso definì “la palestra dello Spirito Santo”, in adorazione del simulacro del sepolcro di Cristo.

Per questo motivo, dopo la sua canonizzazione, venne posta una statua in terracotta policroma raffigurante il santo inginocchiato davanti al sarcofago. La cripta consente inoltre ai visitatori di entrare in contatto con una delle testimonianze più antiche della storia della città.

La pavimentazione, costituita da grandi lastre di pietra bianca ‘di Verona’, proviene infatti dal lastricato dell’antico foro romano del IV secolo, la piazza principale della civitas romana, dove si svolgevano le maggiori attività civili e religiose.

La Veneranda Biblioteca Ambrosiana è una delle biblioteche antiche più rilevanti e belle di Milano e fa parte del complesso che comprende anche la Pinacoteca e l’Accademia.
Il primo museo pubblico cittadino, fondato dal cardinale Federico Borromeo con lo scopo di educare le nuove generazioni di artisti e non solo.
Il complesso museale e il palazzo Borromeo sono un lascito dell’omonima casata (“per un servizio universale”).

Veneranda Biblioteca Ambrosiana
Piazza Pio XI, 2
Milano
Lombardia – Italia

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