Un viaggio nel Sannio prima, durante e dopo i Sanniti attraverso Ambre, Ceramiche, Bronzi, Avori, Marmi e contesti Funerari. Dove i reperti in vetrina richiamano i contesti di una storia millenaria.
Il Museo Sannitico, la più antica istituzione museale della regione Molise, ha attualmente sede nel centro storico di Campobasso presso il palazzo un tempo appartenente alla nobile famiglia napoletana dei Mazzarotta.
I materiali esposti, provenienti da attività di scavo e ricerche archeologiche svolte sull’intero territorio molisano, offrono una significativa panoramica non solo della cultura Domestica, Religiosa e Funeraria delle comunità sannite, ma anche delle testimonianze di epoca Romana e Medievale, come le ricchissime Tombe di cavalieri Bulgari ritrovate nella Piana di Bojano.
I reperti più antichi esposti risalgono al secondo millennio a.C.. Questi manufatti includono Armi e Gioielli appartenuti ai primi guerrieri e alle loro dame, testimonianze delle società guerriere esperte nella lavorazione dei metalli
Al suo interno le collezioni contano sia sull’originaria raccolta provinciale ottocentesca, sia su ritrovamenti avvenuti durante moderni scavi archeologici nella Provincia di Campobasso. L’esposizione permanente si articola secondo un criterio cronologico e tematico.
Al pian terreno l’età del Bronzo e la Prima età del Ferro, con l’emergere e il consolidamento delle aristocrazie guerriere: di particolare rilevanza le armi dell’età del Bronzo Finale e i gioielli in Ambra dell’età del Ferro.
Al primo piano i Sanniti, i loro Santuari, i loro Commerci, le loro Tombe: da segnalare una ricca collezione di statuine votive di Ercole, ornamenti in terracotta provenienti dai santuari e alcuni tesoretti votivi.
Al Secondo piano la romanizzazione del Sannio, con materiali provenienti anche dalla città romana di Sepino: di particolare interesse le Sculture in marmo e tanti piccoli oggetti di vita quotidiana, come chiavi, elementi di toilette femminile e suppellettili in bronzo.
Sempre al secondo piano l’alto Medioevo rappresentato dalle ricchissime tombe di cavalieri Bulgari ritrovate nella Piana di Bojano: tra di queste la ricostruzione integrale della Tomba di un Guerriero e del suo cavallo con ricche bardature in argento
Il Mistero dell’Anello di Alchek
L’anello di Alchek è un reperto archeologico scoperto nel 1987 a Campochiaro, in provincia di Campobasso, durante scavi che portarono alla luce una necropoli risalente all’epoca longobarda.
Questo anello d’oro presenta una gemma romana riutilizzata con simboli dell’annona e, all’interno, una moneta longobarda con l’effigie di Romualdo.
Si ipotizza che possa essere appartenuto ad Alchek, capo di un gruppo di guerrieri bulgari che, nel VII secolo, si stabilirono in Italia sotto il regno longobardo.
C’è però un problema. Il guerriero a cavallo nella cui tomba fu trovato l’anello non aveva superato i 25 anni di età, secondo gli studi sulle ossa condotti dagli antropologi fisici sul suo scheletro sollevando dubbi sull’effettiva appartenenza ad Alchek e lasciando il mistero irrisolto.
Che ci faceva l’anello di Alchek nella tomba di un giovane Cavaliere?
Museo Sannitico
Via Anselmo Chiarizia 12
Campobasso
Molise – Italia
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