Il Parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento è uno dei luoghi più ricchi di fascino in Sicilia e un’area archeologica tra le più importanti d’Italia, Patrimonio dell’Umanità UNESCO fin dal 1997.
La Valle dei Templi è tra i siti archeologici meglio conservati della civiltà greca classica e corrisponde ai resti dell’antica Akragas, nucleo originario della moderna Agrigento.
Un viaggio nell’antichità, un esperienza da provare, un luogo affascinante, ancor di più al tramonto. Tappa obbligatoria per chi si trova in Sicilia, una bella passeggiata tra le rovine di tempi antichi (almeno un paio di ore per visitarlo bene).
L’area archeologica:
Il Tempio di Giunone
Il Tempio della Concordia
Il Tempio di Ercole
Il Tempio di Giove
Il Tempio dei Dioscuri
Il Giardino della Kolymbetra
Il Tempio di Vulcano
Il Tempio di Esculapio
La Tomba di Terone
Il Quartiere Ellenistico Romano
Il Museo Archeologico
Percorsi sotterranei
L’area archeologica corrisponde ai resti dell’antica Akragas, nucleo originario della moderna Agrigento: su un crinale roccioso, che delimita a sud l’altopiano su cui sorgeva l’abitato classico, emergono gli imponenti resti dei templi dorici dedicati alle divinità elleniche.
All’interno dell’area si trova anche il Museo Archeologico Regionale Pietro Griffo, che ospita ben 5688 reperti che illustrano la storia del territorio dalla preistoria fino alla fine dell’età greco-romana.
Valle dei Templi dalla cima della Rupe Atenea, dove, oltre a godere di una vista unica sul sito archeologico, potete apprezzare ciò che resta del Tempio di Demetra, inglobato nella chiesetta medioevale di San Biagio.
Lungo la via Panoramica dei Templi vi trovate davanti il Tempio di Giunone, edificato intorno al 450 a.C. Del maestoso edificio sono conservate 30 colonne alte più di 6 metri, 16 delle quali con capitello.
Il Tempio della Concordia è il tempio dorico meglio conservato al mondo insieme al Partenone e vi attende lungo la via Sacra. Il nome con cui lo conosciamo deriva da un’iscrizione latina ritrovata nelle vicinanze del tempio, ma ad oggi non abbiamo certezze sul dio a cui fu dedicato. L’ottimo stato di conservazione permette di ammirare le sue 78 colonne, insieme all’imponente frontone e al timpano.
La sua immagine più suggestiva è quella notturna, quando emerge dall’oscurità grazie ad una illuminazione ben studiata.
Il tempio di Eracle è il più antico dei templi agrigentini, innalzato alla fine del VI secolo a.C. e menzionato da Cicerone nella IV Verrina. Delle 38 colonne originarie ne restano solamente otto, ricostruite nel XX secolo mettendo insieme, elemento per elemento, i pezzi originali rinvenuti nell’area. Poco sotto potete vedere la cosiddetta tomba di Terone, un monumento sepolcrale di epoca romana erroneamente attribuito all’antico tiranno di Akragas.
Il Tempio di Zeus, il terzo più grande dell’antica Grecia, venne costruito per celebrare la vittoria nella battaglia di Himera del 480 a.C. ed era caratterizzato dalla presenza dei telamoni, gigantesche statue alte 8 metri di cui trovate un esempio sdraiato proprio accanto alle rovine. L’originale, invece, si può osservare in tutto il suo splendore nel Museo Archeologico Regionale Pietro Griffo di Agrigento insieme ad altri reperti dell’antica Akragas.
Tra gli ultimi edifici conservati nella Valle dei Templi c’è il simbolo della città di Agrigento, il tempio dei Dioscuri, quattro colonne che sorreggono uno spigolo della trabeazione e che sono il frutto di una ricostruzione ottocentesca, eseguita con pezzi di epoche diverse rinvenuti nell’area.
Parco Valle dei Templi
Via Panoramica dei Templi – Casa Sanfilippo
Agrigento