Una delle più significative collezioni archeologiche della Toscana, tra i resti dell’Anfiteatro romano, che custodisce una vasta collezione di reperti Etruschi e Romani provenienti dalla città e dal suo territorio.
Il Museo Archeologico Nazionale Gaio Cilnio Mecenate costruito sui resti dell’Anfiteatro romano, visibili al piano terreno e nell’Area Archeologica esterna è intitolato al famoso mecenate aretino che visse all’epoca dell’imperatore Augusto.
26 sale distribuite su due piani
Al piano terreno sono esposti reperti che ripercorrono la storia di Arezzo dall’epoca etrusca fino all’età tardo-antica. Al piano superiore si trovano la sezione preistorica e sale tematiche dedicate alle ceramiche, ai bronzi, ai preziosi e alla numismatica
Tra i reperti più significativi della sezione etrusca si distinguono i Gioielli della necropoli di Poggio del Sole, un’imponente decorazione frontonale policroma con scene di combattimento da Piazza San Jacopo (480 a.C.), una serie di Teste-Ritratto e Busti votivi da via della Società Operaia (II-I a.C.), nonché i reperti del grandioso Santuario di Castelsecco (lastre decorative, un Altare in pietra e Statuette votive di bambini in fasce) e un Ciottolo iscritto per la divinazione.
Dalle Necropoli del territorio provengono l’Anfora attica da Casalta con Pelope e Ippodamia, della scuola del pittore di Meidias (420 – 410 a.C.) e il torso di Marciano, scultura funeraria di età etrusca arcaica.
La sezione romana comprende Mosaici, Bronzetti, Sculture, Iscrizioni, Monumenti Funerari, Ritratti e Corredi tombali, tra cui quello prezioso di Fanciulla rinvenuto in località “Puglia”.
Il museo conserva inoltre la più ricca collezione al mondo di Vasi di terra sigillata aretina, anticamente denominati Arretina vasa, che, prodotti ad Arezzo tra la metà del I secolo a.C. e la metà del I d.C., resero la città famosa nell’antichità.
Al piano primo, nella sala dei Preziosi si ammira il Ritratto maschile in crisografia – oro su vetro – (seconda metà del III d.C.), che costituisce uno dei rari e più raffinati esempi di questa tecnica, mentre nella Sala della collezione Bacci è esposto il magnifico Cratere attico con Amazzonomachia, capolavoro del ceramografo Euphronios (510 – 500 a.C.).
Realtà Aumentata
con ArcheoArezzo App un’applicazione gratuita, in italiano e in inglese con mappe, immagini, contenuti testuali e audio che completano e arricchiscono l’esperienza di visita al museo.
Grandi e piccoli potranno scoprire gli straordinari racconti di Eroi, uomini e dei del passato attraverso una selezione di 20 reperti archeologici del Museo e ascoltare i racconti di Ercole, della Sfinge, della Dea Madre, delle Amazzoni, di Pelope e di molti altri protagonisti dell’antichità.
Via Margaritone 10
Arezzo
Toscana – Italia
Cosa vedere visitare weekend nella città nel comune Archeologia Musei itinerari culturali
AT-trovaeventi