Il piccolo e affascinante Museo conserva Opere esemplari della Pittura Medievale fiorentina e toscana, un piccolo nucleo di Opere Bizantine e una ricca selezione di Terrecotte dipinte eseguite dalla bottega dei Della Robbi
Il Museo Bandini fondato dal canonico Angelo Maria Bandini nel XVIII secolo, ospita una Collezione straordinaria che riflette la sensibilità Antiquaria e Collezionistica del suo fondatore.
Bandini, erudito e bibliotecario della Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, acquistò nel 1795 la chiesa di Sant’Ansano per creare il suo “Museo Sacro“.
Alla sua morte nel 1803, lasciò la collezione al Vescovo e al Capitolo di Fiesole per il beneficio culturale del popolo locale
Il Museo conserva Opere esemplari della pittura medievale fiorentina e toscana, un piccolo nucleo di Opere Bizantine e una ricca selezione di Terrecotte dipinte eseguite dalla bottega dei Della Robbia.
La collezione include dipinti dal Duecento al Quattrocento e sculture in terracotta invetriata policroma
Il piccolo museo si sviluppa su due piani, in cui le opere sono esposte in base a genere e provenienza:
Piano Terreno
la prima sala ospita alcune opere pittoriche e scultoree provenienti dal territorio fiesolano, tra cui la splendida terracotta policroma raffigurante la Madonna con Bambino, attribuita a Filippo Brunelleschi;
la sala successiva è dedicata alle robbiane, Sculture in terracotta invetriata realizzate dalla famiglia dei Della Robbia.
Primo Piano
le due sale del piano superiore conservano ed espongono la sezione dedicata ai Dipinti, tra i quali si trovano molti esempi raffinati dell’Arte Sacra Medievale, prodotti per la maggior parte nelle botteghe di pittori fiorentini e toscani.
Tra i capolavori principali si trovano:
Annunciazione di Taddeo Gaddi (XIV secolo): un esempio significativo della pittura medievale fiorentina.
Madonna del parto di Nardo di Cione, caratterizzata da eleganza e raffinatezza.
Un dittico ligure con una Madonna in trono e una Crocifissione drammatica.
Le quattro Tavole dei Trionfi di Jacopo del Sellaio ispirate al Petrarca, uniche opere profane del museo, legate all’ambiente neoplatonico di Lorenzo il Magnifico.
Una Terracotta attribuita a Filippo Brunelleschi
Incoronazione della Vergine di Giovanni del Biondo: un dipinto che esalta la maestria dei pittori toscani del periodo.
Crocifissione di Lorenzo Monaco: un’opera che testimonia la profonda spiritualità dell’arte sacra del tempo.
Terrecotte robbiane: tra cui spiccano opere come l’Effigie del giovane detto sant’Ansano di Andrea Della Robbia, che rappresentano la maestria della bottega dei Della Robbia.
Innovazione tecnologica
Il Museo integra tecnologie moderne come la realtà aumentata, permettendo ai visitatori di esplorare le opere nel loro contesto originario tramite un’applicazione mobile
Via Giovanni Duprè 1
Fiesole (Firenze)
Toscana – Italia
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