Una mostra che mette a nudo il lato peggiore della natura umana: in ogni uomo si nasconde e latita un potenziale carnefice.
Una mostra che continua a riscuotere grandi consensi da parte del pubblico per la sua forte e chiara valenza storica e che annovera strumenti unici al mondo.
Una mostra che non ha bisogno di enfatizzare, attraverso rappresentazioni di sangue o scene di orrore, il suo messaggio: gli strumenti parlano da soli.
Una mostra unica per la sua chiave di lettura e con un contenuto di forte impatto sui visitatori. Una mostra in cui l’orrore suscitato negli spettatori alla visione degli strumenti ci permette di renderli nostri alleati nella lotta contro la tortura.
Una mostra che vuole essere una forte testimonianza e che non rimane circoscritta nella storia ma che diventa di grande attualità.
Una mostra a conferma del fatto che, se presentata con grande rigore e correttezza, aiuta a fomentare una coscienza solidale e a rispettare l’opinione e il credo di chi la pensa diversamente da noi, base primordiale dei sistemi democratici dell’epoca moderna.
Museo della Tortura
Palazzo Guinigi Magrini – Via Fillungo, 209
Lucca